Fotografo Matrimonio a Viterbo

Fotografo Matrimonio a Viterbo
Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

se stai cercando fotografo di matrimonio a Viterbo per il tuo evento puoi affidarmi i tuoi ricordi ne avrò la massima cura…! tra le migliori location nel Viterbese spicca sicuramente palazzo monaldeschi una dimora storica che vale sicuramnte la pensa di vedere e valutare se siete degli amanti di queste strutture, offre un architettura unica sul panorama della location in provincia di Viterbo.

Enrico Diviziani da anni effettua servizi matrimoniali esclusivi e curati in ogni dettaglio, molto apprezzato dalle coppie nel viterbese e tra i migliori Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

La Location del matrimonio a Viterbo di G&F è una delle Location che adoro, Palazzo Monaldeschi, di cui conosco a memoria ogni angolo, Celebrato in una delle migliori chiese in provincia di Viterbo. Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

Fotografo: Enrico Diviziani fotografo matrimonio a viterbo —- seguimi il mio profilo instagram (CLICCA QUI)

Location: Palazzo Monaldeschi

Hair: Dmood Parrucchieri

MakeUp: Eleonora Staccini MUA

Planner: Giulia Neri WP

Flowers: Michela Lini – Flower Garden

Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

Questo Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto, è uno di quei matrimoni, che resteranno sempre nella mia memoria, in primis per le persone, gli sposi, G&F così autentici e eleganti sempre in ogni momento, li ho apprezzati tanto. Sin da quando ci siamo incontrati a Studio per conoscerci e parlare del loro matrimonio, ho sperato di poterli raccontare. Sia per F, che ho apprezzato tanto, sia per la Bellezza ed Eleganza di G, che rispecchia perfettamente uno dei tipi di sposa che adoro

. Il giorno di prima del matrimonio, scrissi a Gloria, vediamo di portare a casa un reportage unico!, almeno per me è stato così… e a giudicare delle emozioni sul loro volto alla consegna penso di aver raccontato al meglio la loro storia e custodito i loro ricordi che saranno sempre a portata di mano!

Essere gli sposi è pur sempre un ruolo, Loro son stati sempre “sul pezzo” con eleganza e cordialità. I sorrisi le emozioni e la bellezza sono caratteristiche di questo reportage. Vedrete lacrime abbracci felicità nostalgia belle eleganza e divermento, tutti ingredienti ottimi per lavorare bene.

Inoltre voglio aggiungere, che la cosa migliore è stata, che mi son sentito libero davvero, di potermi esprimere, la fiducia riposta in me dagli sposi, non ha mai vacillato e questo aumenta il mio voler far del mio meglio in un evento che racconto!

Inoltre Spero di esser riuscito a far Brillare G, dall’inizio alla fine, un reportage bellissimo Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

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Fotografo Matrimoni a Viterbo e Orvieto

L’edificio , che per oltre 500 anni resto’ proprietà della famiglia dei Monaldeschi, non subì nel corso dei secoli significative ristrutturazioni; salvo le ordinarie opere manutentive ed i ritocchi estetici indispensabili, conservò fino alla fine del 1600 il suo aspetto originario , tipico dell’Alto Medioevo.

Paolo Antonio Monaldeschi ,ultimo erede maschio delle famiglia, decise di ristrutturare integralmente il Palazzo modificandone sostanzialmente anche l’estetica oltre che le dimensioni. Si affidò così al noto architetto del tempo Giovan Battista Gazale di Vignanello (emulo di Juvarra) che in uno stile Barocco di sapore appunto “juvarriano” ridisegnò completamente l’edificio spostandone peraltro l’ingresso principale da Ovest a Sud antistante la piazza che si affaccia sulla Valle dei Calanchi.

Il Gazale diede all’edificio un’impostazione decisamente nuova trasformando il vecchio maniero in una residenza secondo i dettami e il gusto tipici delle ville patrizie del circondario romano e dell’alto Lazio, il giardino pensile al piano nobile, le geometrie di siepi del giardino all’italiana, i grandi saloni per i ricevimenti, la ricchezza delle decorazioni e i giochi prospettici delle architetture; il tutto nel rispetto di una dimensione sobria, finalizzata a colpire gli ospiti a cui era destinato.

Alzò inoltre di un piano la facciata principale creando una serie di stanze accessorie , rendendo decisamente più funzionale e moderno l’intero edificio che, ancora oggi può, dirsi sorprendentemente funzionale rispetto anche alle attuali esigenze .

Su una delle porte interne del Palazzo è inciso il nome di PAOLUS ANTONIUS MONALDENSIS in epigrafe a ricordo di tale rifacimento. Di tale personaggio è certo affermare che fosse stato l’amante della regina Cristina di Svezia già sua ospite nel Palazzo. Non altrettanto accertato è invece il contenuto della leggenda che vuole proprio in Cristina la causa della sua morte.

Le due uniche figlie di Paolo Antonio Monaldeschi si congiunsero entrambe in matrimonio con i Bourbon Del Monte Santa Maria,di Firenze famiglia legata originariamente ai Bourbon di Francia.(L’arme assemblato della nuova casata,che vede uniti i gigli orifiamma dei Bourbon alle greche oro e azzurro dei Monaldeschi campeggia sul fronte della vasca nella fontana della Venere (in fondo alla corte d’accesso).

Il nuovo accasamento consentì l’ampliamento delle proprietà di Lubriano che si estendeva dal Tevere (Est) fino al lago di Bolsena (Ovest) e da Porano di Orvieto (Nord) fino ad oltre Bagnoregio (Sud).

Nulla piu’ restava intestato ai Monaldeschi della Cervara; con Paolo Antonio si era estinto, non solo questo ramo della famiglia che certamente, dal 1110 al 1400, era stato il piu’ importante della casata ma anche gli altri rami dei Monaldeschi della Vipera, Monaldeschi del Cane e Monaldeschi dell’Aquila . Finiva così la famiglia a cui più di tutte è legata la parte più gloriosa delle nobile storia ampiamente descritta nel libro “LIBERO COMUNE di ORVIETO”

Dai primi anni ottanta il palazzo è proprietà della famiglia cosentina dei MISASI che lo acquisirono dalla marchesa Boncompagni. La famiglia MISASI ha avuto dimora fin dalla prima metà del 1400 in Paterno, borgo facente parte della “Universitas Cosentinorum” (attualmente provincia di Cosenza) ma deve il suo nome all’antica MISA da cui il nome MISASIUS (poi MISASI).

La famiglia da quell’evento in poi fino al 1850 risiedette in Paterno e poi per un secolo nella città di Cosenza. Essendosi spostati gli interessi della famiglia nel centro Italia da oltre mezzo secolo , la famiglia risiede in queste terre amate. In esse , nel pieno rispetto dei costumi e degli usi del luogo , ha portato e rinvigorito le proprie tradizioni più antiche armonizzandole nel nuovo contesto.

Una curiosità tra queste è la “Camera di San Francesco” , ubicata al primo piano nel Palazzo, che da più di sei secoli rappresenta il fulcro e il cuore pulsante di ogni dimora della famiglia , a memoria e devozione di un singolare evento miracoloso, testimoniato da Adriano Misasi nel processo di canonizzazione di San Francesco di Paola, compiuto nella casa Misasi dal Santo, che da allora è patrono della famiglia.

Oggi il Palazzo, opportunamente consolidato e ristrutturato nel rispetto dell’estetica barocca originaria, è la dimora della famiglia MISASI .